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Attualità / San Rocco

A Monza nasce il Comitato "La farmacia non si tocca"

Non si ferma la battaglia dei cittadini per difendere quella che non considerano solo una semplice farmacia

Giù le mani dalla farmacia del quartiere. Succede a Monza, dove è nato il Comitato Casignolo “La farmacia non si tocca”. Il sodalizio è nato  pochi giorni fa, il 26 febbraio, con l’obiettivo di salvare la farmacia del quartiere che dopo 50 anni verrà spostata di circa 1 km nello spazio dove verrà realizzata la prossima casa di comunità di via Borgazzi. Il Comitato nasce a “difesa del mantenimento della farmacia comunale numero 5 – si legge sul post condiviso sulla pagina Facebook Casignolo – sita nel cuore del rione, unico servizio sociale esistente e contro il suo spostamento nell’ex area deposito TPM. Spostamento che in realtà implica, di fatto, la sua chiusura a Casignolo”.

Un presidio anche sociale per il rione

I residenti non si arrendano. Da quando alcuni mesi fa hanno scoperto il progetto con il trasferimento della farmacia ben distante dall’attuale postazione (peraltro vicino anche a due farmacie private) sono subito saliti sulle barricate. Hanno protestato contro questo cambiamento anche con il sindaco Paolo Pilotto quando in visita nel quartiere gli hanno consegnato una lettera nella quale spiegavano i motivi della loro protesta. “Questa farmacia non svolge solo il ruolo di puro distributore di medicinali da banco e da ricette, conseguenti scontrini – avevano scritto nella lettera  consegnata al sindaco Paolo Pilotto -. Ma è diventato nel tempo un presidio sanitario per consulenza veloce, per una richiesta di aiuto, per un contatto fedele e fidato a cui rivolgersi in caso di dubbi o di malesseri”. Un punto di riferimento che diventerà ancora più importante nei prossimi mesi quando, ad agosto 2024, l’unico medico di base del rione andrà in pensione.

"Giù le mani dalla nostra farmacia"

I cittadini hanno difeso a spada tratta la loro farmacia, ricordando che peraltro Casignolo è un rione dove vivono soprattutto persone anziane per le quali diventa difficile anche raggiungere la farmacia a quasi un km di distanza da casa. Un trasferimento non immediato (la nuova sede dovrebbe essere pronta entro 2 anni) ma che ha già fatto salire sulle barricate i residenti , soprattutto per le motivazioni date alla decisione legate anche a motivi igienico sanitari ed economici. I residenti chiedono “come mai a fronte di una situazione igienico sanitaria così devastante, come è stato riportato nella relazione, non sia stato cercato prima un locale più vicino e in un migliore stato – si legge nella lettera condivisa anche sui social – Non possiamo credere che la situazione descritta sia frutto dell’ultimo anno o degli ultimi anni”. I cittadini inoltre incalzano chiedendo i dettagli del bilancio economico della farmacia comunale che difendono.

Le rassicurazioni dell'assessore 

Neppure le rassicurazioni dell’assessore Egidio Riva durante un incontro pubblico il 14 febbraio al centro civico di San Rocco sulla presenza comunque di un presidio nel rione hanno tranquillizzato i residenti. “L’amministrazione realizzerà a Casignolo un presidio che possa rispondere alle esigenze socio-sanitarie di consegna farmaci, sociali, di aggregazione. Chiederemo ad Ats e ad Asst che in questo presidio si possa garantire anche la presenza, almeno per alcuni giorni/ore della settimana, di uno o più medici di medicina generale”.  A difendere i residenti anche Italia Viva che nelle scorse settimane si era schierata al fianco dei cittadini, criticando aspramente la scelta del comune.

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