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Oltre 100 mila auto brianzole da ottobre non potranno più entrare a Milano

Dall'1 ottobre scattano i divieti a Milano. Il consigliere regionale Alessandro Corbetta critica la scelta del sindaco Sala

I divieti scatteranno dall'1 ottobre. Tra dieci giorni oltre 100mila auto brianzole non potranno più accedere a Milano, o meglio nelle aree B e C. Una mega zona a traffico limitato che lascerà fuori dal capoluogo chi non possiede auto ecologiche. 

Una scelta, quella adottata dal sindaco di Milano Beppe Sala, che viene fortemente criticata dal consigliere regionale Alessandro Corbetta (Lega). Il rappresentante brianzolo del Carroccio boccia la decisione del sindaco di Milano. "I nuovi divieti riguardano 106 mila autovetture della provincia di Monza e Brianza - commenta - Questa è una decisione miope e incosciente che colpisce il tessuto economico e sociale brianzolo”. In sostanza per entrare in Area B e C bisognerà avere un veicolo benzina euro 3 o un diesel euro 6, almeno. "I veicoli diesel euro 4 e 5 e i veicoli alimentati a benzina euro 2 potranno circolare in Area B aderendo al progetto integrato MoVe-In Area B. In alternativa potranno usufruire della deroga dei 50 giorni di accesso, anche non consecutivi, nel periodo compreso tra la data del primo accesso avvenuto e la data del 30 settembre 2023", aveva spiegato il comune di Milano. Sia Area B che Area C sono attive dal lunedì al venerdì, nei giorni feriali, dalle 7.30 alle 19.30. 

Una decisione che colpisce anche i lavoratori di Monza e della Brianza che ogni giorno raggiungono il capoluogo con la propria auto o furgoncino. “Una decisione unilaterale e profondamente ingiusta che colpisce l’intero tessuto economico e sociale della provincia di Monza e Brianza - incalza il consigliere Corbetta -. I numeri, del resto, fotografano molto bene la situazione e fanno capire quanto gravi saranno le ricadute di questo provvedimento. Si tratta infatti di 1 milione e 397 mila autovetture immatricolate in tutta la Lombardia e di queste 105.980 nel territorio della nostra provincia, che si aggiungono alle classi ambientali già precedentemente vietate. Delle 105.980 autovetture 21.622 hanno una alimentazione benzina Euro2, 35.081 sono diesel Euro4 e 49.277 diesel Euro5, secondo le indicazioni di Aci”. 

Corbetta auspicava una maggiore 'tolleranza' da parte del sindaco milanese. “In un momento come questo, caratterizzato da una crisi senza precedenti causata anche dalle conseguenze economiche della guerra in atto in Ucraina, provvedimenti come quello emanato dal sindaco Sala mettono a durissima prova le aziende e gli artigiani del nostro territorio, nonché tutti i cittadini che per motivi di salute, di studio o di lavoro devono recarsi a Milano. Contro la decisione miope e incosciente del sindaco Sala e del Pd milanese combatteremo in ogni sede politica e istituzionale”.

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