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A Monza partono gli incontri speciali per separati e divorziati

Un progetto per non far sentire escluse dalla chiesa quelle persone che hanno avuto un matrimonio che non è andato bene

Chiesa e fine dell'unione matrimoniale. Un binomio alquanto spinoso che resta fra i più dibattuti dall'opinione pubblica. Perché se da una parte c'è l'indissolubilità del sacramento, nel  rispetto della legge ecclesiastica, dall'altra delle persone che vorrebbero continuare nel loro cammino di fede ma che spesso finiscono col sentirsi emarginate.

Di qui, l'idea di un percorso dedicato alle persone divorziate e separate, "perché non si sentano escluse dalla Chiesa", che a Monza prenderà il via anche quest'anno al santuario di Santa Maria delle Grazie di via Montecassino, ogni secondo lunedì del mese a partire dal 9 ottobre, guidato dal gruppo Acor e presieduto dal parroco di San Gerardo don Massimo Gaio. Uno spazio di incontro nella fede rivolto appunto a persone separate o divorziate, sole o in una nuova unione, per far sì che possano condividere con altri la sofferenza del fallimento matrimoniale e trovare aiuto reciproco, reinserirsi nella comunità ecclesiale, e soprattutto non sentirsi più emarginate.

"Si tratta di una attenzione particolare verso quei cristiani cattolici a cui il matrimonio non è andato bene - ha spiegato don Gaio - Già il cardinale Martini era sensibile nei confronti di quelle persone che non riusciva ad incontrare perché si sentivano messe ai margini della comunità cristiana, se non scomunicati. Poi arrivò l'intuizione del cardinale Tettamanzi, che scrisse una lettera alle persone 'dal cuore ferito' a cui fece la proposta di continuare il cammino quali discepoli del Signore nonostante il fallimento del vincolo coniugale. Oggi la sensibilità culturale è cambiata. Anche nella Chiesa si sono fatti passi avanti con il documento di papa Francesco dedicato alla famiglia, 'Amori Laetitia' ma queste persone si sentono comunque fuori posto. Ad alcune di loro è stato proibito di ricevere la comunione". 

Ecco perché l'idea del ciclo di incontri: "Molte di quelle persone si mettono in discussione e accettano di avere un accompagnamento spirituale con un sacerdote - ha specificato don Gaio -  Alcune di loro sono rimaste fedeli all'unico amore e sono rimaste sole, altre hanno desiderato rifarsi una famiglia, altre ancora si sono sposate solo civilmente. A tutte loro vogliamo dare la possibilità di poter tornare a dialogare, con il Signore e con gli altri fratelli. Magari per poter poi tornare in parrocchia senza sentirsi fuori posto ma anzi vivendo più serenamente la vita di comunità".

Come fare per partecipare

Gli incontri si terranno ogni secondo lunedì del mese, alle 20,45, nel santuario di Santa Maria delle Grazie di via Montecassino. Prima di partecipare agli incontri è consigliabile prendere contatti con i referenti di zona. Per informazioni contattare  don Massimo Gaio allo 039 324466, oppure Giorgio e Lorenza allo 039 324026 (oppure scrivere a agazzifamily@gmail.com) o Massimo ed Eleonora al 339 449 4237. 

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