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Questa non è una truffa: il volantino distribuito in Brianza per combattere gli usurai

Purtroppo nella provincia di Monza e Brianza le mafie sono perfettamente inserite

“Purtroppo le mafie nel sistema economico brianzolo non sono più un’emergenza ma una norma”. Una triste conferma quella che spiega a MonzaToday Sergio Cucci, volontario di Libera la grande associazione contro le mafie. Un sistema di corruzione ormai perfettamente collaudato che è entrato anche nel sistema economico di Monza e Brianza. Vittime, sempre più spesso, sono gli imprenditori, i commercianti, ma anche semplici cittadini che in un momento di difficoltà rischiano di cadere nella rete della malavita. Uscirne è possibile. Libera in queste settimane sta distribuendo ai cittadini il volantino di promozione dello sportello anti usura. Un numero verde (800.582.727) al quale telefonare se si è vittime di usura  e di estorsione.

Volantino libera-3

Un volantino che proprio nelle ultime settimane è stato distribuito in numerosi negozi di Monza, nelle aziende ma anche nelle caselle della posta nella triste possibilità che anche il nostro vicino di casa, all’apparenza tranquillo e sereno, possa essere vittima della malavita. “In Brianza al momento non c’è una statistica in merito alla diffusione della pratica dell’usura, ma abbiamo la certezza che è molto diffusa – prosegue Cucci -. Così come la corruzione che è diventata ormai una regola. La mafia è ben introdotta nel sistema industriale”. Nel frattempo Libera da anni sta lavorando anche coi comuni affinché ci sia maggiore consapevolezza sul tema della legalità e della lotta alle organizzazioni malavitose, sempre più inserite anche nel tessuto dei grandi appalti.

Nel comune di Monza da poco è stato istituito anche l’Osservatorio per la legalità e contro le mafie del quale fanno parte l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia, il consigliere Francesco Racioppi (LabMonza) presidente della Commissione consiliare IV, Franco Andrea Barbera responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza dell’ente, dai rappresentanti  di Libera, BrianzaSicura, Osservatorio Peppino Impastato, Centro di promozione della Legalità di Monza e Brianza. “La Direzione investigativa antimafia – si legge sull’ultimo numero del notiziario comunale Tua Monza – nei suoi recenti monitoraggi colloca la nostra provincia al secondo posto in Lombardia nel raking di presenza criminale regionale, seconda sola a Milano, con particolare rischio di infiltrazione di ‘ndrangheta”. Un problema che sarebbe aumentato soprattutto dopo l’emergenza sanitaria con la nascita e la diffusione di nuove imprese che, come avrebbero paventato le stesse banche di “coperture di attività fraudolente per acquisire quote degli ingenti flussi di denaro previsti e anche strumenti di diretta acquisizione di imprese in difficoltà”.

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