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Recupero e identificazione degli animali trovati senza vita in strada: la lettera dell'Enpa

Dal 1 gennaio 2020 il servizio di ritiro dei corpi degli animali d'affezione rinvenuti morti nel territorio è passato dall’ATS Monza e Brianza ai Comuni ma non tutti si sono attivati per garantire il servizio

Chi bisogna chiamare quando ci si imbatte in un animale senza vita o investito in strada? Una domanda a cui diversi cittadini non sanno trovare risposta e che sempre più spesso l’Enpa si trova a dover affrontare.

Per fare chiarezza ci ha pensato il presidente dell’associazione animalista brianzola, Giorgio Riva, che ha inviato una lettera aperta a tutti i sindaci dei comuni della provincia poichè dal 1 gennaio 2020 il servizio di ritiro dei corpi degli animali d'affezione (cani e gatti) rinvenuti deceduti nel territorio è passato dall’ATS Monza e Brianza ai Comuni, che devono farsi carico di trovare l’azienda preposta a questo delicato compito. 

La lettera

Gentile Sindaco

mi rivolgo a Lei quale massima autorità comunale per renderla partecipe di un problema che nelle ultime settimane è stato oggetto di numerosissime segnalazioni al nostro Ente, e più precisamente quello della segnalazione, del ritiro ed eventuale identificazione attraverso microchip dei corpi degli animali d'affezione (cani e gatti) rinvenuti deceduti nel territorio del suo comune. In questi ultimi anni tale servizio è sempre stato in carico di ATS Monza e Brianza. 

La stessa ATS ha però provveduto nel corso del 2019 a informare tutti i Comuni della Provincia che il servizio di recupero e smaltimento sarebbe cessato alla fine dell'anno e che avrebbe dovuto essere preso in carico dai comuni stessi dal primo gennaio 2020. 

Non le sfuggirà l'importanza di questo servizio, ora comunale, che deve innanzitutto soddisfare un'esigenza igienico sanitaria (la rimozione del corpo degli animali dal luogo dove vengono ritrovati), ma che deve, ed è forse l'aspetto che maggiormente ci preme, anche verificare che gli stessi animali possano essere o meno di proprietà attraverso la lettura di un mezzo di identificazione (microchip). 

La Regione Lombardia ha recentemente emanato normative che obbligano tutti i futuri possessori di gatti a microchippare il proprio animale. Questo importante obbligo va finalmente ad aggiungersi allo stesso obbligo, in vigore da diversi anni per i cani, che ha drasticamente ridotto nella nostra provincia il fenomeno degli animali randagi. Purtroppo può succedere, anche se non dovrebbe, che animali domestici microchippati sfuggano alla custodia dei proprietari e che vengano investiti da auto o che comunque trovino la morte sul territorio. Al dolore per la scomparsa del proprio animale, in questi casi si aggiunge sempre l'angoscia di non sapere che fine abbia fatto. 

Le chiediamo pertanto, attraverso gli uffici del Suo comune, di valutare se l'azienda alla quale è stato passato questo tipo di servizio sia fornita degli strumenti necessari (lettore microchip) e delle giuste indicazioni per verificare se l'animale ritrovato sia di proprietà e, in questo caso, di comunicare il numero di iscrizione microchip al competente servizio ATS. Sarà poi ATS che provvederà ad eseguire la cancellazione dall'anagrafe regionale e a informare il proprietario. In questo senso si è espressa anche ATS in una recente comunicazione a firma del Dr. Diego Perego che le allego.

La ringrazio per l'attenzione che siamo certi riserverà a questa nostra richiesta: essa susciterà, ne siamo sicuri, la gratitudine dei numerosissimi proprietari di animali del suo comune.

Un cordiale saluto

Giorgio Riva

Presidente ENPA onlus, sezione di Monza e Brianza

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