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Massimo, il panettiere monzese che sforna i biscotti di San Gerardo (con una ricetta custodita da un secolo e mezzo)

La ricetta su di un ricettario di 150 anni fa, ma potrebbe risalire al medioevo

Dal secolo scorso vengono fatti seguendo sempre le stessa antichissima ricetta. Che sembrerebbe ispirata ai "michitt" che gli abitanti di Olgiate Comasco, in pellegrinaggio a Monza per venerare le reliquie di San Gerardo, erano soliti portare con sé, far benedire e poi appendere fuori dalla porta di casa come buon auspicio.

Sono i buonissimi biscotti di San Gerardo, un dolce tutto monzese e che in città è sfornato solo e unicamente nel forno della panetteria "Santini" di via Lecco, a due passi dalla chiesa di San Gerardo al Corpo. A preparare l'impasto e a cuocerli è Massimo Santini, che segue la ricetta in mano alla sua famiglia da oltre 150 anni. Ad aprire il forno è stato infatti il nonno Alessandro, nel 1870, nel lato di via Lecco esattamente opposto rispetto a quello dove si trova oggi e dove agli inizi del '900 sono iniziati i lavori per il prestigioso complesso di Villa Orsola. "Io a mia volta l'ho ereditato da mio padre, insieme al ricettario che contiene anche la ricetta per preparare i biscotti di San Gerardo".

Nell'impasto pochi e semplici ingredienti: il burro e la farina di grano tenero, lo zucchero e il latte parzialmente scremato. "Non ci sono le uova - ha precisato Massimo - Ed è proprio questo il segreto che permette ai biscotti di mantenersi freschi anche dopo due mesi. Trascorso quel periodo non vanno però buttati. Diventano anzi perfetti per sostituire i savoiardi nella preparazione del tiramisù o della zuppa inglese. Anche perché fra i miei clienti sono ancora molti quelli che, oltre che per inzupparli nel caffè o nel latte, li accompagnano a un buon bicchierino di vin santo". Il risultato della preparazione in effetti è davvero gustoso: delle deliziose lingue di pastafrolla che si sciolgono nel palato, mai troppo dolci e per nulla stucchevoli, e con un particolare aspetto "corrugato" in superficie che ne assicura la giusta croccantezza.

Per tradizione, i biscotti del forno "Santini" sono i grandi protagonisti della festa di San Gerardo. "Il 6 giugno li portiamo in chiesa per l'offertorio e poi il parroco è solito regalarli agli altri sacerdoti che partecipano alla funzione e alle autorità civili e militari presenti. E non potrebbe essere diversamente, giacché il forno confina con il campanile della chiesa e il coinvolgimento della mia famiglia nella festa del santo è stato praticamente obbligato".

Un prodotto esclusivissimo, dunque, targato Monza. Una vera eccellenza che, nonostante il passare degli anni rimane richiestissimo da tutti i clienti. "Il mercato è molto cambiato e anche i gusti dei clienti - ha concluso Massimo - Ma i biscotti di San Gerardo continuano a essere il nostro prodotto più apprezzato e acquistato. Dalle nonne ai nipotini. Non solo durante la festa di San Gerardo ma durante tutto l'anno".

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Un'eccellenza gastronomica, insomma, che sembra davvero non sentire il peso degli anni che passano. E che ha pure permesso alla famiglia, che allora lavorava nel forno al completo (c'erano la sorella e pure la mamma di Massimo), di ricevere un encomio dall'allora Papa Giovanni Paolo II. Che dopo aver assaggiato i biscotti tramite un gruppo di fedeli volato a Roma, ha inviato una missiva di ringraziamento, con tanto di lode alla bontà dei biscotti monzesi, che Massimo ancora oggi conserva accanto al forno.

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