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Pedemontana / Meda

L'Autostrada che attraverserà le aree contaminate dalla diossina: paure e richieste finiscono in consiglio comunale

Una dettagliata interrogazione quella presentata nei giorni scorsi al sindaco di Meda Luca Santambrogio

Pedemontana attraverserà anche le zone che, nel 1976, furono colpite dal disastro ambientale dell’Icmesa, in quel 10 luglio 1976 quando ci fu l’incidente nell’azienda chimica brianzola e la fuoriuscita di diossina. Ma a che punto siamo col progetto, con il crono programma (i lavori dovrebbero partire entro la fine del 2023) e con le risposte alle preoccupazioni e alle paure che fin da subito sono state sollevate dai cittadini? A chiederlo – con un’interrogazione in consiglio comunale a Meda – è il consigliere Marcello Proserpio che ha presentato il documento sottoscritto da Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda, Medaperta, Pd.  Una serie di domande precise e dettagliate presentate al sindaco Luca Santambrogio e agli assessori Andrea Boga (Urbanistica e Ambiente) e Andrea Bonacina (Lavori pubblici). 

Un tema – quello del passaggio dell’Autostrada lombarda nelle aree colpite da quella tragedia ambientale – che ha subito sollevato molte polemiche e paure. Non solo tra gli abitanti di Meda e dei comuni limitrofi che 47 anni fa salirono alla ribalta delle cronache mondiali per quel disastro ecologico. Ma anche per gli altri comuni del territorio: quel terreno contaminato dalla diossina e smosso dagli scavi verrà comunque trasportato (con tutte le precauzioni e interventi di messa in sicurezza del caso) con camion. 

Proserpio nel suo documento ha interrogato il sindaco e gli assessori su più punti: in primis a che punto è effettivamente la progettazione esecutiva e se l’amministrazione di Meda ad oggi ha una documentazione dettagliata da presentare ai consiglieri comunali e ai cittadini. Il consigliere di opposizione inoltre ha incalzato la giunta Santambrogio in merito ad eventuali richieste di rafforzamenti delle mitigazioni e delle compensazioni ambientali nell’interesse e secondo le reali necessità della città di Meda da sottoporre al Pirellone e ad Autostrada Pedemontana Lombarda. Il consigliere ha chiesto come verranno usati i fondi previsti nell’ambito della compensazione ambientale di Pedemontana localizzato in prossimità di via degli Angeli Custodi e denominato “Progetto Locale 15” dopo che su quell’area si era decisa la definizione del progetto di riforestazione urbana del Wwf Insubria, assegnatario delle risorse stanziate a tal fine con il bilancio partecipato del comune di Meda. 

Marcello Proserpio inoltre risolleva il progetto della tangenzialina Meda-Seregno, opera complementare viabilistica di Pedemontana che, però, era stata bocciata dal comune di Seregno chiedendo agli amministratori medesi se sono state prese in esame altre soluzioni invece di quella della nuova arteria stradale. Grande attenzione viene posta, naturalmente, al tema della bonifica delle aree con la richiesta di chiarimenti in tema di sicurezza nella gestione delle terre contaminate con la richiesta di costanti aggiornamenti da parte di Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) proprio durante i lavori di bonifica delle terre contaminate. 

Infine Proserpio ha sollecitato l’amministrazione medese sull’intenzione di attivarsi con l’amministrazione di Seveso affinché il Bosco delle Querce di Seveso e Meda venga ampliato con l’inclusione dell’area di via della Roggia a Seveso, proponendo a tal fine ad Autostrada pedemontana Lombarda, unitariamente con il comune di Seveso,  la realizzazione di un ponte verde che dia continuità tra il Bosco delle Querce e la citata area da realizzarsi con un’estensione della copertura in galleria artificiale del tratto della Pedemontana lì prossimo

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