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Attualità San Gerardo / Via Giambattista Pergolesi

Al San Gerardo intervento innovativo: valvola aortica inserita dalla carotide

L'intervento è durato meno di 2 ore

Al San Gerardo di Monza un intervento con una tecnica innovativa. A un paziente di 71 anni è stata impiantata una valvola aortica cardiaca transcatetere (TAVI). Nulla di che: un intervento di routine, ma al San Gerardo i chirurghi sono andati oltre, e la valvola è stata inserita non attraverso le arterie femorali - come di solito succede - ma con accesso diretto dall'arteria carotide. 

Un team multidisciplinare

L’idea di utilizzare l’accesso carotideo alla base del collo è emersa durante la discussione del caso da parte dell’Heart Team del San Gerardo coordinato dalla dottoressa Maddalena Lettino. Una squadra di specialisti che riunisce a cadenza regolare cardiologi clinici e interventisti, cardiochirurghi, cardiologi esperti nella diagnostica per immagini e chirurghi vascolari, quando è richiesta la loro consulenza, per la pianificazione degli interventi valvolari cardiaci. In questo caso intervenire dalle arterie femorali e iliache sarebbe stato pericoloso. L'uomo, infatti, presentava una diffusa malattia aterosclerotica proprio di quelle arterie. Da qui l'idea del dottor Giovanni Marchetto, direttore della Struttura complessa di Cardiochirurgia del San Gerardo, di utilizzare come via d'accesso l’arteria carotidea per far avanzare la valvola fino al cuore. Una tecnica mai utilizzata in precedenza nel nosocomio di via Pergolesi ma che era già stata impiegata con successo alle Molinette di Torino, un ospedale con una vasta esperienza in cardiochirurgia. Un nosocomio, quello piemontese, dove il dottor Machetto aveva già lavorato (prima di trasferirsi in Brianza) sotto la guida del professor Mauro Rinaldi. L’intervento, pianificato nei dettagli dall’equipe cuore del San Gerardo, è stato eseguito giovedì 28 aprile in sala di Emodinamica dall’equipe mista dei cardiologi interventisti guidata dal dottor Pietro Vandoni e dei cardiochirurghi con il supporto dei cardioanestesisti, dottor Leonello Avalli e dottoressa Margherita Scanziani, con la collaborazione anche del dottor Michele La Torre, collega e amico del dottor Marchetto alle Molinette, esperto in questo tipo di approccio chirurgico.

Come hanno operato

I cardiochirurghi hanno isolato l’arteria carotide sinistra attraverso una piccola incisione alla base del collo e hanno preparato l’accesso attraverso il quale i cardiologi interventisti (lo stesso dottor Vandoni con i collaboratori i dottori Simone Tresoldi, Ivan Calchera e Stefano Righetti) hanno eseguito l’impianto della valvola aortica biologica montata su un apposito palloncino. La procedura si è svolta regolarmente e in meno di due ore il paziente era già in sveglio in Rianimazione. “La collaborazione tra professionisti - spiegano i sanitari coinvolti nell’intervento - è stata la chiave del successo di questa nuova modalità di esecuzione dell’intervento di TAVI e rappresenta un avanzamento nella possibilità di trattare anche i casi più complessi sfruttando le alte professionalità multidisciplinari presenti al San Gerardo”.

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