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Eccellenze brianzole / Carate Brianza

La scuola brianzola che da oltre 30 anni insegna l'antica arte del merletto

Le merlettaie sono protagoniste assolute in tutte le manifestazioni storiche del territorio

Ci sono delle cose che non passano mai di moda, anche se la moda cambia.

Si pensi, per esempio, a quella singolare lavorazione tessile che è uno dei simboli della storia e delle tradizioni brianzole, ovvero il pizzo a tombolo, un particolare e raffinatissimo tessuto fatto a mano e diffuso fin dal XIV secolo, realizzato per arricchire i corredi nuziali e garantire alle donzelle matrimoni vantaggiosi. Depositaria di questa antica arte è la Scuola di Merletto di Carate Brianza, una vera e propria istituzione del territorio alla quale, ancora oggi, decine di donne decidono di rivolgersi per imparare a far echeggiare il suono melodioso dei fuselli sotto la guida esperta della "maestra" Caterina Casuscelli. Che ha fondato la scuola oltre 30 anni fa.

Tessuti leggeri e preziosissimi

La storia delle merlettaie è espressione della vita in comune nelle vecchie cascine. E non finisce mai di affascinare. Leggeri e preziosissimi, in assoluto, sono appunto i merletti di Caterina Casuscelli. Cresciuta in una vecchia casa rurale, dove viveva sua suocera, ancora giovanissima la caratese ha potuto ammirare una donna intenta a far danzare i fuselli sul tombolo per tessere quello che ancora oggi è uno dei tessuti più pregiati. Il merletto, per inciso, frutto di un’arte che si perde nella notte dei tempi.

Una rivelazione che, dopo il diploma all’Istituto d’arte di Cantù, istituzione di grande prestigio, nel 1984 ha portato Caterina a fondare la scuola per merlettaie, insignita di diversi riconoscimenti e punto di riferimento per tutto il territorio brianzolo. Dove le dame del pizzo sono protagoniste assolute anche in tutti gli eventi storici. Come la Rievocazione storica monzese organizzata a giugno dalla signora di Monza Ghi Meregalli. "La nostra è una presenza fissa all’interno della rievocazione storica - ha spiegato - Ed è per noi motivo di grande orgoglio renderci conto di come il nostro lavoro riesca a incuriosire così tante persone e a spingere ancora tante donne a frequentare la nostra scuola. Certo, al giorno d’oggi il tempo è prezioso e non è sempre facile avvicinarsi a un’arte che richiede estrema precisione e pazienza. Eppure la suggestione resta”.

pizzo-tombolo

Patrimonio dell'Unesco 

Una tradizione gelosamente custodita quella dell’arte del merletto, i cui segreti in passato le donne non erano facilmente disposte a svelare. Non a caso il pizzo a tombolo è stato addirittura inserito nel Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Dai centrini alle borse, dai quadri ai gioielli, all’abbigliamento, la lavorazione del merletto si presta a ornare gli oggetti più pregiati e la richiesta da parte di privati facoltosi e di grandi industrie della moda è sempre in crescita. “Ma non bisogna lasciarsi ingannare dalla modernità - ha rilevato ancora la maestra - Le regole per il pizzo sono le stesse da secoli e la foggia è sempre frutto della tradizione. A Monza per esempio i colori concessi sono il bianco, che deve essere candidissimo, e il beige. Negli altri territori è invece possibile impreziosire i ricami con altre nuances”.

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