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Martedì, 30 Aprile 2024
Il corteo

Il corteo del centro sociale: "Il Boccaccio non si tocca, prenderemo un nuovo spazio"

In 300 per manifestare contro lo sgombero

Il tam tam sui social ha richiamato nel giro di poche ore 300 persone (secondo i dati forniti dalla questura di Monza i cui uomini stanno presidiando la manifestazione), malgrado il periodo di vacanza. I manifestanti si sono dati appuntamento alle 19.30 di questa sera, martedì 1 agosto, in piazza Castello. Dopo circa 45 minuti è partito il corteo aperto da un grande striscione nero con la scritta “Non abbiamo più spazio da perdere, il Boccaccio non si tocca”, la stessa con la quale due anni fa avevano sfilato all'indomani dello sgombero dall’allora area occupata dello spazio sportivo di via Rosmini. Il corteo si è svolto regolamente con partenza e arrivo in piazza Castello passando per via Mentana, via Buonarroti, attraversando il sottopasso di Rota Grassi e poi dirigendosi nuovamente verso la stazione, percorrendo via Azzone Visconti, largo Mazzini e infine rientro in via Turati. Sempre scortati dalle forze dell'ordine. 

Questa mattina alle 5.45 gli agenti della questura sono giunti in via Timavo e hanno sgomberato l’area del centro sociale. All’interno c’era solo una persona. Uno sgombero motivato con cause di sicurezza. Uno sgombero degli spazi occupati illegalmente dal luglio del 2021 per consentire ai proprietari dell’area gli interventi di messa in sicurezza. Infatti il forte maltempo ha causato un parziale scoperchiamento del tetto con pericolo di crolli e il rischio di contaminazione di fibre di amianto. Proprio come era stato denunciato alcuni giorni fa dai residenti di via Timavo che da oltre un anno sollecitano lo sgombero dell’area.

"Non c'erano pericoli per la sicurezza"

Ma i militanti del centro sociale non ci stanno: ritengono infatti che non ci fossero problemi legati al possibile crollo delle coperture o all’amianto. “Dopo giorni di terrorismo mediatico sulla presunta pericolosità strutturale dell'area di via Timavo 12, nella mattinata di oggi è stata sgomberata la FOA Boccaccio 003: gli stabili sono stati riconsegnati alla proprietà in vista di prossimi interventi edificatori – si legge su un post pubblicato sulla pagina Facebook del centro sociale -. Le tempeste delle ultime settimane hanno causato ingenti danni in tutta la provincia e il nostro spazio non ha fatto eccezione”.

I militanti non negano i danni subiti anche dalla struttura occupata, ma ridimensiono il pericolo e ricordano di essere intervenuti per la messa in sicurezza. “Appurati i danni a vegetazione, tetti e tettoie, da subito ci siamo attivati per iniziare a mettere in sicurezza le aree – spiegano -. Sono state sospese tutte le iniziative pubbliche sia per tutelare l'incolumità del collettivo e di tutte le persone che attraversano lo spazio, sia per permettere l'avvio dei lavori di manutenzione. La scorsa settimana ci si è concentrati sugli interventi sul verde e già erano in agenda successivi urgenti valutazioni e azioni su tetti e tettoie, in linea con le pratiche di autorecupero che da vent'anni contraddistinguono il nostro operato all'interno di aree dismesse, senza sottovalutare la questione della presenza dell'amianto, purtroppo diffusissimo nel nostro territorio”.

Corteo Foa Boccaccio 1 agosto (foto 2)

In 2 anni organizzate centinaia di iniziative 

Per il collettivo lo sgombero per motivi di sicurezza è solo una “maschera” per effettuare un intervento che da tempo i residenti sollecitavano. Il tema dello sgombero era finito più volte anche sui banchi del consiglio comunale. “Riteniamo quindi pretestuoso lo sgombero avvenuto quest'oggi sulla base di una presunta ‘emergenza amianto’ a fronte di svariati altri quartieri periferici della città in cui lo stesso problema, anche in forma molto più rilevante, non è stato affrontato con la stessa ‘urgenza’ – si legge ancora sulla pagina social -.  Abbiamo quindi scelto di scendere subito in piazza per dare una risposta immediata allo sgombero, per rivendicare il percorso ventennale della FOA Boccaccio e, in particolar modo, di questi ultimi due anni in via Timavo. Nonostante i continui attacchi mediatici e la falsa retorica del vicinato esasperato, centinaia di iniziative politiche e culturali hanno aggregato migliaia di giovani monzesi e brianzoli”.

Corteo Foa Boccaccio via Mentana

"Non ci faremo mancare un nuovo spazio"

Annunciando che comunque il percorso intrapreso in questi due decenni non si interromperà, malgrado lo sgombero di oggi. “Le attività del Boccaccio costituiscono un'oasi di libertà nel deserto della città di Monza e nel clima repressivo post pandemia, in cui la Giunta Pilotto ha dato continuità all'operato del suo predecessore Allevi – conclude il collettivo -. Si è consolidata un'ampia comunità di persone che si è messa in gioco insieme per trovare collettivamente risposte al contesto circostante. Sulla base di questa evidenza, affermiamo che il nostro percorso non si ferma qui: la nostra storia insegna che da vent'anni il Boccaccio non si tocca e l'esistenza di uno spazio autogestito nella città è una questione vitale a cui siamo sempre stati in grado di rispondere concretamente. Guardiamo quindi con fiducia ai prossimi mesi in cui ci accingiamo a festeggiare i 20 anni di attività politica sul territorio: un nuovo spazio sarà certo un regalo che non ci faremo mancare e confermiamo fin da ora il programma delle iniziative in calendario per settembre".

Notizia in aggiornamento 

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