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Economia

Licenziamenti Adidas, gli esuberi scendono da 31 a 26: l'accordo sindacale

Dalla fine del 2018 sono stati circa 100 i posti di lavoro persi e la maggior parte di questi nella sede di Monza che occupa attualmente 226 dipendenti

Da 31 a 26 esuberi. Non è proprio una vittoria ma sono cinque posti di lavoro in più in salvo per i dipendenti Adidas. Nella giornata di mercoledì 23 febbraio durante l’incontro sindacale presso il Ministero del Lavoro, con la modalità telematica, è stato siglato l’accordo sindacale al termine della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo ex lege 223/1991, avviata da Adidas Italy lo scorso novembre che prevedeva l’esubero di 31 lavoratori e lavoratrici tra Monza e Roma.

"Dopo molte settimane di confronto e numerosi incontri sindacali, con un coinvolgimento costante delle lavoratrici e dei lavoratori, abbiamo sottoscritto gli accordi" spiega Matteo Moretti, segretario generale Filcams  CGIL Monza Brianza. Il numero degli esuberi, alla luce del nuovo accordo, passa così da 31 a 26 unità, con il criterio esclusivo dell’adesione volontaria e incentivata per le uscite. E' stata prevista la ricollocazione interna di 11 lavoratrici e lavoratori della sede di Monza e di Roma che hanno cambiato posizione e mantenuto il posto di lavoro

"In particolare a oggi le adesioni incentivate alle uscite volontarie sono complessivamente 20 di cui 5 a Roma e 15 a Monza mentre 11 lavoratori e lavoratrici, rispettivamente 5 a Monza e 6 a Roma, hanno modificato volontariamente la propria mansione o la sede lavorativa e hanno mantenuto il posto di lavoro" spiegano dalla Cgil. 

L'accordo sindacale

"Oltre all’indennità sostitutiva del preavviso, l’accordo sindacale raggiunto prevede per coloro che aderiranno volontariamente all’esodo un incentivo di 15 mensilità di RAL oltre a 1 mensilità di RAL per ciascun triennio di anzianità aziendale e 2 mensilità di RAL per ciascun familiare a carico. Oltre ai percorsi pubblici di politiche attive messi a disposizione dalle Regioni coinvolte e da AFOL Monza e Brianza per la sede di Monza sarà attivabile gratuitamente un percorso di outplacement di 12 mesi a carico aziendale" si legge nella nota.

"Riteniamo di aver svolto un lavoro importante, insieme alla Rappresentanza sindacale sempre puntuale, competente e disponibile, che ha consentito di neutralizzare l’impatto negativo dei licenziamenti e di aver consolidato con la direzione aziendale un modello di relazioni basate sul coinvolgimento preventivo evitando i conflitti e individuando soluzioni non traumatiche. Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla forte disponibilità dei lavoratori a ricollocarsi in nuove posizioni e alla condivisione con l’azienda del principio della volontarietà e della disponibilità e impegno a gestire con trasparenza i percorsi di ricollocazione" spiegano dal sindacato.

Ora prosegue l’impegno sindacale sul tema centrale delle prospettive future e delle scelte strategiche, poichè le tre procedure di licenziamento collettivo a partire dalla fine del 2018 hanno determinato complessivamente l’uscita dall’azienda di circa 100 lavoratori con competenze e funzioni strategiche, principalmente dalla sede italiana di Monza che occupa attualmente 226 lavoratori e lavoratrici.

Attendiamo anche l’avvio di un confronto in sede istituzionale già richiesto presso la Regione Lombardia che tramite gli Assessori al lavoro e allo sviluppo economico si era impegnata a attivare iniziative di coinvolgimento dell’azienda funzionali al consolidamento e alla crescita occupazionale nel territorio.

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