Cappato ricomincia da Monza: a dicembre in città per una grande assemblea pubblica

Marco Cappato lunedì si era assunto le responsabilità della sconfitta di quelle elezioni suppletive dove il vero vincitore è stato l’astensionismo. Meno del 20% dei brianzoli si è recato alle urne scegliendo come successore di Silvio Berlusconi in Senato il monzese Adriano Galliani (sostenuto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi Moderati). 

Cappato, sostenuto da un’ampia coalizione di centrosinistra, aveva dichiarato “Abbiamo perso, ma siamo usciti più forti di prima per le sfide che abbiamo davanti”. Così che a poche ore da quelle parole pronunciate in diretta Facebook dalla sede del comitato elettorale nella sua Vedano al Lambro (paese dove Marco Cappato è cresciuto e dove vivono i suoi familiari) il brianzolo paladino dei diritti civili si è subito rimesso al lavoro. 

Il 2 dicembre (luogo e orario verranno comunicati nelle prossime settimane) Marco Cappato organizzerà a Monza un’assemblea pubblica per discutere le iniziative future per la Brianza, l’Italia e l'Europa, a partire dai temi che sono stati al centro della campagna elettorale. Mentre con l'Associazione Luca Coscioni è in corso la raccolta firme sulla legge di iniziativa popolare regionale "liberi subito" sul tema del fine vita e proseguiranno le azioni di disobbedienza. 

“Il risultato che abbiamo raggiunto a queste elezioni suppletive è qualcosa di comunque straordinario, del quale fare tesoro - commenta Cappato -. Prima ancora che con i nostri avversari ci siamo dovuti scontrare con la disinformazione, il disinteresse e l’apatia indotte da una politica che resta distante dalla vita delle persone.   Mi sono candidato senza avere concordato né ottenuto preventivamente il sostegno di alcune forze politiche, senza simboli di partito, ottenendo il voto di una percentuale di elettori - quasi il 40% - superiore a quella raccolta alle ultime elezioni dalla somma delle forze politiche che hanno (alcune solo formalmente a inizio campagna) dato indicazione di voto a mio favore. E questo nonostante le significative defezioni anche esplicite, come quella del sindaco Pd di Monza Pilotto, che ha annunciato la sua scheda bianca a due giorni dal voto. Dall'altra parte, invece, i vertici del governo e dei partiti, da Meloni a Tajani, passando per La Russa, Salvini e Santanché, si sono mobilitati con ogni mezzo per riportare in Senato Adriano Galliani. Nonostante tutto, sento di uscire rafforzato da questa impresa, per l’interesse che hanno suscitato le nostre proposte e il sostegno ricevuto”.