Majorino: "Ritornerò a Monza come presidente della Lombardia"

"Sono felice di essere a Monza. Ci tornerò come presidente della Lombardia. È importante recuperare i contatti con i cittadini e con i contesti locali. A mio avviso Attilio Fontana e la sua classe dirigente si sono chiusi nel palazzo e si sono abituati alle poltrone e non ai contatti con i cittadini".

Così Piefranco Majorino ha iniziato il suo intervento in Villa Reale, al termine di una giornata di campagna elettorale in Brianza. Il candidato del centrosinistra nella mattinata di oggi, sabato 7 gennaio, ha fatto tappa a Vimercate per dire no alla scelta di ampliare Pedemontana. Poi la tappa istituzionale con i giornalisti in Villa Reale. Alle 15 l'incontro al Teatrino introdotto dal sindaco Paolo Pilotto e dall'assessore alla Cultura Arianna Bettin. I due amministratori monzesi hanno ripercorso il grande lavoro di valorizzazione e di rilancio che nel corso degli ultimi 15 anni ha visto protagonista la Villa Reale e l'impegno per un ulteriore valorizzazione del patrimonio. 

Majorino nel suo intervento ha sottolineato la situazione sanitaria lombarda. "Ci vuole un altro modo di governare - ha proseguito -. In Lombardia nell'arco dei prossimi 5 anni ci sarà un 50 per cento in meno di medici di medicina generale. Questo è il frutto degli errori e delle sottovalutazioni di Fontana e di Moratti. Sono tanti gli allarmi che da anni arrivano dal territorio". Il candidato del centrosinistra inoltre ha parlato dell'importanza di potenziare il trasporto pubblico su ferro e su gomma ("Una gomma naturalmente ecologica" ha ricordato).

“È necessario trasferire il trasporto da quello privato a quello pubblico", ha aggiunto. Poi una stoccata a Trenord. "Non sono orgoglioso dei treni sempre in ritardo. Un problema non solo per i pendolari, ma anche per i turisti", ha concluso Majorino.