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La visita / Villa Reale

Perché oggi il ministro Zangrillo era a Monza

È arrivato Villa Reale, salutato dalle autorità

Il ministro per la pubblica amministrazione Zangrillo è arrivato nella giornata di lunedì 25 marzo a Monza. Ed è giunto in Villa Reale salutato da tutte le autorità del territorio.

Il motivo? Pianificare la riorganizzazione della pubblica amministrazione. Con anche personale più qualificato e strumenti tecnologici più innovativi all'interno degli uffici di comuni, provincia e Regione.

Parola d'ordine: semplificazione

“La semplificazione è un percorso necessario, perché per guardare al futuro del nostro Paese abbiamo bisogno di una burocrazia che funzioni". Con queste parole il ministro ha così aperto la tredicesima tappa - appunto in Villa Reale a Monza - di "Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori", il percorso lungo tutto il Paese del Dipartimento della funzione pubblica per condividere con i territori i tanti progetti che riguardano la pubblica amministrazione.

Organizzata in collaborazione con l’Unione delle province d’Italia e con la provincia di Monza e della Brianza, la tappa monzese è stata aperta dai saluti istituzionali del sindaco di Monza Paolo Pilotto, del presidente della provincia di Monza e della Brianza Luca Santambrogio, del presidente dell’Unione delle province d’Italia Michele de Pascale, e del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. "Stiamo lavorando intensamente per migliorare tutti quei meccanismi, quelle procedure, quelle regole che disciplinano il rapporto con i nostri utenti, cittadini e imprese, e per erogare servizi all’altezza delle loro aspettative - ha spiegato il ministro Zangrillo - Non lo stiamo facendo chiusi nei nostri uffici ma in una logica di confronto, di dialogo e di ascolto delle istituzioni territoriali e delle associazioni di categoria, perché soltanto così la percentuale di successo della nostra attività aumenta in modo significativo. La vera novità sta proprio nel metodo partecipativo di questo lavoro".

"Per fare semplice l’Italia è essenziale innovare tutte le pubbliche amministrazioni. Le province sono le istituzioni che più di tutte hanno bisogno di un nuovo modello che ne valorizzi il ruolo strategico sui territori - ha invece dichiarato il presidente De Pascale - Occorre costruire nuove province la cui missione sia contribuire alla semplificazione amministrativa del governo locale e garantire l’assistenza tecnica per supportare gli enti locali di piccole dimensioni. Per questo occorre riorganizzare le province con modelli innovativi e personale altamente qualificato per offrire ai comuni, soprattutto ai piccoli, uffici di progettazione degli investimenti territoriali, stazioni uniche appaltanti e di aggregazione degli acquisti per la trasformazione digitale della PA, veri e propri centri di competenza territoriale".

Il sindaco Pilotto: "Rilanciare l'attrattività del pubblico impiego"

“Fare semplice l’Italia – ha affermato il sindaco Pilotto – è un’operazione che chiede applicazione e una lettura approfondita degli eventi, a partire dalle modalità di accesso e reclutamento delle risorse umane e dal tema della attrattività del pubblico impiego. Il vecchio convincimento che vede la PA come luogo di garanzia esclusiva del cosiddetto posto fisso non regge più, né per chi voglia criticare l’amministrazione né in termini di attrattività. Serve rivolgersi alle giovani generazioni con i giusti canali di comunicazione, anche rispetto ai bandi di concorso, per i quali, nella nostra esperienza, abbiamo cercato si cambiare la sequenza classica cominciando a descrivere da subito il tipo di lavoro che si potrebbe fare e il tipo di qualifica professionale. Molti comuni della Lombardia stanno sfruttando le modalità nuove di organizzazione dei bandi, lavorando per aggregazioni in senso sinergico, e cioè indicendo insieme le selezioni in modo da massimizzare la platea di riferimento. L’esperienza pubblica deve essere fatta leggere come emotivamente affascinante, così come la formazione e il rapporto con il mondo delle università devono avere la giusta attenzione".

"Negli uffici serve personale più qualificato"

Il presidente della Provincia Santambrogio ha evidenziato "la capacità mostrata dalle province di farsi 'casa dei comuni', creando una semplificazione delle procedure per gli enti locali di piccole, medie o grandi dimensioni. È emblematico in questo ambito il caso dei progetti finanziati dal Pnrr e il ruolo delle Province come centrali uniche di committenza, che possono agire in sinergia con risorse proprie in campi essenziali come quello, ad esempio in particolare per la Brianza, dell’edilizia scolastica. Ci sono poi i progetti curati per conto dei comuni: le province, negli ultimi anni, hanno saputo mettersi al servizio degli enti comunali e degli altri enti del territorio. Lo sforzo adesso deve essere quello di spingere sulle risorse economiche e umane, e quindi sull’attrattività per il reclutamento, in particolare per gli enti locali, di personale tecnico specializzato, agendo sul tema retributivo ma anche sui percorsi di carriera”.

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Il presidente della Regione Fontana ha infine rimarcato come la semplificazione della Pubblica amministrazione rappresenti “un tema che da molto tempo è oggetto di riflessione e per il quale, adesso, abbiamo veramente fiducia".

"Superare applicazioni farraginose significa anche prevenire il malaffare, perché è nella linearità che possono essere scongiurate possibili zone d’ombra. Nel processo di semplificazione, un grande contributo può arrivare dai processi di digitalizzazione e dall’applicazione delle nuove tecnologie, come la blockchain con intelligenza artificiale che anche in Regione stiamo introducendo. Un ruolo essenziale è dunque rappresentato dall’investimento nella formazione del capitale umano, così come dal superamento di quei meccanismi che possono bloccare la capacità di assunzione delle decisioni da parte della dirigenza pubblica”.

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