rotate-mobile
Politica Desio

Ricchiuti scuote il Pd: "Amato? Non partecipo al suicidio del partito"

"Qualche genio del nostro partito - scrive la senatrice sul suo profilo Facebook, pensa di farci votare Amato. Mi dispiace ma io disobbedisco e Amato non lo voto. Io non contribuirò al suicidio del mio partito. I dirigenti PD stanno sbagliando tutto"

DESIO - "Io non voterò Giuliano Amato. Lo ha spiegato molto bene Travaglio e non mi ripeterò. Gli strateghi del Pd si convincano e ascoltino i nostri elettori e non Berlusconi".  Non è un grillino della prima ora a scagliarsi contro il dottor Sottile, ex socialista ed ex premier Giuliano Amato, ma una senatrice del PD. Si chiama Lucrezia Ricchiuti, e fino a qualche mese fa era conosciuta solo nella sua  Desio, dove è vicesindaco nella giunta guidata da Roberto Corti. 

DA DESIO A ROMA: CHI E' LUCREZIA RICCHIUTI

"ALA SINISTRA" DEL PD - Da sempre schierata a sinistra, nota per le sue battaglie per la legalità in una terra infestata dalla 'ndrangheta, Ricchiuti si è imposta nelle primarie dicembrine del PD, riuscendo a guadagnarsi un posto nelle liste per Palazzo Madama.  
Sarà una renziana, si dirà. Niente di più sbagliato. Con il sindaco di Firenze si trovano agli antipodi. Un esempio? Il caso Finocchiaro. La senatrice siciliana fu fotografata l'anno scorso all'IKEA mentre gli uomini della scorta le spingevano il carrello. Scena da prima repubblica, uno scivolone in tempi in cui la "casta"  è nel mirino e che puntualmente finì in prima pagina su Chi.

Polemiche accese. Renzi, al sentire il nome della Finocchiaro per il Quirinale, fece quello che sa fare meglio, cioè  il rottamatore, e ricordò l'episodio. Ricchiuti, invece, difende l'ex magistrato. "Ha una storia politica importante". Del resto, a Finocchiaro non fa difetto la modestia se in tempi non sospetti si candidò da sola al Quirinale: "Un uomo con il mio curriculum - rivelò ai giornali -  lo avrebbero già eletto presidente della Repubblica". Scherzava, precisò. Ma non troppo.

LA RETE E GRILLO - La buona notizia è che Ricchiuti si sta guadagnando le simpatie del popolo della Rete: il tamtam sul web è stato rapido, ed ha riscosso il sostegno di tanti. Anche grazie ad iniziative del genere un partito ingessato come il PD si porta al passo con le novità. Diffidare da chi vede il dibattito interno come negativo, soprattutto se portato avanti per ragioni che non hanno a che fare col calcolo politico, ma - sembrerebbe - con la coerenza personale. Ma Ricchiuti rischia grosso sul piano politico.

BELLA E PERDENTE - Il problema non è semplicemente l'elezione del presidente della Repubblica, ma in generale la strategia da seguire anche e soprattutto in vista di una eventuale tornata elettorale. Aprire al centro o no? Date le condizioni, il rischio è quello di rinverdire ancora una volta  il mito di una sinistra bella e perdente guardando gli altri fare i governi. Ricchiuti sembra non avere dubbi. I toni sono duri. "Qualche genio del nostro partito - scrive la senatrice sul suo profilo Facebook - pensa di farci votare Amato. Mi dispiace ma io disobbedisco e Amato non lo voto. Io non contribuirò al suicidio del mio partito. E ai grandi strateghi del mio partito dico che dobbiamo ascoltare la base e non Berlusconi. E voglio dire ai miei massimi dirigenti che in fatto di strategia politica hanno sbagliato e stanno sbagliando tutto". Ma neanche a Roma sono più sicuri su quale strada prendere. Tanto che qualcuno comincia a suggerire: "Stai attenta, Lucrezia, finisce che ti espellono". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ricchiuti scuote il Pd: "Amato? Non partecipo al suicidio del partito"

MonzaToday è in caricamento