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Incubo finito per gli inquilini disabili: dopo la denuncia l'ascensore è stato riparato

Per quasi 2 settimane i residenti più anziani e fragili hanno dovuto affidarsi al buon cuore dei vicini

Fine di un incubo per i residenti della scala B della palazzina comunale di via Silva: dopo quasi due settimane l’ascensore è stato riparato. Una riparazione in tempi record, considerati i  presupposti iniziali. I residenti fin da subito avevano segnalato il problema agli uffici comunali competenti che, però, avevano comunicato che l’intervento avrebbe richiesto tempistiche molto lunghe, pur non sapendo dire quanto.

Lo stesso era stato riferito all’assessore alle Politiche abitative Andreina Fumagalli dopo che Michele Quitadamo, inquilino del grande plesso comunale monzese, oltre che referente A.si.a (Associazione inquilini abitanti) l’aveva allertata. “Mi hanno confermato il problema e purtroppo anche i tempi di sistemazione che non saranno immediati. So che anche gli inquilini sono stati aggiornati in merito alla situazione delle tempistiche. Il problema c'è e nell'attesa della soluzione è importante individuare interventi concreti a sostegno delle persone più fragili che vivono nella palazzina”, aveva spiegato Fumagalli alla redazione di MonzaToday.

Ma giovedì è arrivata la buona notizia: i tecnici hanno riparato l’ascensore. Una riparazione che però è durata poco. Il giorno seguente un nuovo guasto: una donna era rimasta bloccata in ascensore. Immediato l’arrivo dei vigili del fuoco che, per liberare la donna, hanno rotto la porta dell’ascensore. Ma, fortuntamente, ieri sabato 10 febbraio l’ascensore è stato subito riparato ed è immediatamente tornato in funzione. “Tutto bene quello che finisce bene - ha commentato Quitadamo -. Purtroppo anche questa volta gli inquilini hanno dovuto confrontarsi con uffici che non fornivano risposte. Non è normale che un ascensore resti fuori uso per quasi due settimane, senza che agli inquilini venga riferito il motivo del guasto e i tempi di intervento”. Una situazione molto delicata quella che hanno dovuto affrontare in questi giorni gli inquilini della scala B della palazzina di via Silva. Superata grazie allo spirito di collaborazione e di autogestione che da sempre contraddistingue lo stabile. “Si tratta di una palazzina di 7 piani, con circa 20 famiglie - aveva spiegato Quitadamo a MonzaToday -.  Al secondo piano vive un uomo costretto sulla sedia a rotelle. Tutti i giorni, per recarsi al lavoro, si affida alla generosità degli amici, dei colleghi e dei familiari che lo portano su e giù in braccio: ma questa non è una condizione dignitosa. Ai piani alti vivono persone anziane e alcuni con serie difficoltà motorie: chi con le stampelle, chi in carrozzina. Fin da subito ci siamo organizzati per portare la spesa e le medicine alle persone dei piani alti in difficoltà”.

Quitadamo ringrazia l’assessore Fumagalli, ma è molto critico nei confronti degli uffici comunali. “Diamo a Cesare quel che è di Cesare  -afferma -. Quando l’ho avvisata l’assessore si è subito attivata per cercare di risolvere questa agonia quotidiana. Questo comunque non toglie il fatto che ancora una volta gli inquilini non hanno ricevuto risposte, ma anzi solo atteggiamenti supponenti. E mi chiedo: ma se non avessi contattato l’assessore e denunciato il problema attraverso la stampa, quanto tempo avremmo ancora dovuto attendere per poter avere l’ascensore? Quando l’ascensore è stato riparato un inquilino ha appeso un cartello per ringraziare, anche a nome degli altri residenti. Mi auguro che situazioni di questo tipo non si ripetano: i cittadino hanno il diritto di ricevere risposte e soprattutto di potersi interfacciare con gli uffici preposti a risolvere il problema”.

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