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È partito da Leopoli il pullman con i profughi diretti a Monza

L'arrivo è previsto per domani, sabato 2 aprile

Un abbraccio e un pianto liberatorio davanti a quel pullman che da Leopoli poche ore fa è partito per Monza. Mamme e bambini stravolti dal lungo viaggio che da ogni angolo dell'Ucraina li ha fatti arrivare sani e salvi a Leopoli dove un pullman, messo a disposizione da un imprenditore locale, li porterà a Monza. 

Hanno superato il confine

L'arrivo è previsto per domani, sabato 2 aprile, intorno alle 16. Il punto di raccolta la piazza di Leopoli. Sul pullman 33 persone, compresi i due autisti, il medico e la coordinatrice. Tutte donne con minori, anche due bambini di 2 anni. "In queste ore il pullman è in viaggio - spiega Agostino D'Antuoni, l'avvocato di Monza che dall'inizio della guerra ha organizzato due pullman portando in salvo oltre 150 persone, compresi i nuovi arrivati -. Purtroppo i percorsi cambiano di ora in ora. Il territorio dell'Ucraina non è sicuro, neppure nei cosiddetti ponti umanitari". Continue soste ai check point. "Continui controlli dell'esercito per accertarsi che dall'Ucraina non escano uomini e ragazzi - continua -. Settimana scorsa siamo stati costretti a far scendere dal pullman un papà con il suo bambino. La moglie è malata di leucemia, ma neppure in quel caso gli hanno permesso di espatriare". Il pullman ha oltrepassato il confine ucraino ed è in viaggio verso l'Italia. "Ringraziamo per l'organizzazione del viaggio i rappresentanti dell'Ufficio del Commissario per i diritti umani Novytska Marita e Turchyna Yulia, e il responsabile del dipartimento dell'amministrazione della città di Kyiv Shuryga Oleh. Un grazie anche a Larina Tamila", aggiunge. 

Una carovana umanitaria

Sul pullman dovevano esserci anche 15 bambini con gravissime disabilità neurologiche. "Per loro è previsto un trasporto straordinario domenica con una carovana di pullmini di associazioni italiane che porteranno nel nostro Paese i feriti e le persone disabili. Questi ragazzini, bisognosi di assistenza continua, ma non di ricoveri, verranno seguiti dall'associazione Papa Giovanni XXIII". 

Monza pronta ad accogliere 

Intanto, a meno di una settimana dal secondo arrivo, Monza e i monzesi si preparano ad accogliere i nuovi profughi. L'arrivo è previsto all'oratorio San Gerardo, in via Cremona. Sul posto i volontari del comitato di Monza della Croce Rossa Italiana, un team di medici e di pediatri coordinati dalla dottoressa Tiziana Fedeli, e i volontari di Rosticceria Web che prepareranno una merenda per i nuovi arrivati. Poi l'assegnazione delle famiglie e il ritorno a casa. Intanto l'associazione L'Armadio dei poveri si sta attivando per recuperare i passeggini per i bambini più piccoli.  "Sono settimane molto intense, soprattutto da un punto di vista emotivo - prosegue D'Antuoni -. Ogni volta che incontro queste persone accolte dalle nostre famiglie è un tuffo al cuore. Tra le storie più toccanti quella di una famiglia del Donbass che era scappata dalla prima guerra perchè la loro casa era stata bombardata. Avevano cercato salvezza e avevano provato a rifarsi una vita nell'entroterra. Ma poi il mese scorso le bombe sono arrivate anche lì e la loro casa è stata bombardata". 

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