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I monzesi che avranno l'autostrada sotto le finestre scrivono al sindaco

I residenti hanno già ricevuto le lettere dell'azienda che realizzerà il progetto. Il cantiere dovrebbe partire nel 2024

Quell’ampliamento dell’autostrada che passerà sotto le case proprio non lo vogliono. E malgrado le rassicurazioni dell’amministrazione comunale in merito a un confronto con l’azienda Serravalle che realizzerà l’opera, i cittadini nelle scorse settimane si sono visti recapitare lettere che annunciano questi importanti lavori.

Così che i residenti di via Gentili hanno scritto al sindaco Paolo Pilotto, per chiedere un intervento per scongiurare quell’opera che impatterà pesantemente sul quartiere sia durante la fase cantieristica sia quando il grande svincolo entrerà a pieno regime. Uno svincolo che verrà realizzato proprio a ridosso delle abitazioni, delle scuole Omero e Pertini, della palestra e del campo da calcio. Nella lettera, inviata anche alla nostra redazione, si scopre che i problemi per qualcuno ci sono già adesso e riguarda gli inquilini della palazzina al civico 15 di via Gentili che denunciano “continue vibrazioni che derivano dal traffico transitante nell’attuale galleria A52 che passa sotto il giardino interno al loro condominio e che queste vibrazioni hanno causato già varie crepe interne ai loro appartamenti”. Una situazione che, probabilmente, con il progetto di ampliamento della A2 peggiorerà.  “Adesso i residenti della palazzina di via Gentili 15 – si legge nell’email inviata al sindaco Paolo Pilotto - dovranno anche subire la trincea aperta della futura infrastruttura che insieme alla presenza del traliccio elettrico alta tensione, che si trova in via Donatori di Sangue, pregiudicherà ulteriormente la loro salute”.

I residenti non si arrendono e malgrado l’invio nelle scorse settimane delle lettere da parte di Serravalle con le quali viene annunciato il progetto e il crono programma (che dovrebbe già partire il prossimo anno) chiedono al sindaco una presa di posizione a difesa della salute dei cittadini. I residenti, infatti, nei mesi scorsi avevano presentato anche alcune osservazioni e modifiche in merito al progetto. 

“Il nostro quartiere è già ampiamente chiuso nella morsa del traffico quotidiano grazie alla presenza del casello sulla A52 in direzione Milano Est, del quale all’atto della sua inaugurazione era stata effettuata una promessa dell’allora ministro Radice – spiegano i residenti - Che sarebbe rimasto in opera per una decina di anni, tali da recuperare gli investimenti sostenuti per la realizzazione dell’opera di bypass tra tangenziale Milano Ovest e Milano Est. Ma dopo 30 anni è ancora in funzione. Per alleggerire il traffico del quartiere si potrebbe richiedere a Serravalle, nel caso in cui venga realizzato a tutti i costi lo svincolo di Sant’Alessandro, come contropartita la sua cessazione permettendo una mobilità senza pedaggio e senza traffico transitante nel nostro quartiere. Il traffico che si crea all’imbocco della A52 in località Sant’Alessandro è principalmente dovuto alle lunghe code che si vanno a formare sulla A52 nello svincolo di immissione sulla Statele 36. Quindi si può evitare di realizzare il potenziamento dello svincolo Monza Sant’Alessandro sulla A52, rivedendo, l’accesso dalla A52 sulla statale 36 verso Lecco/Sondrio

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