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Formigoni esclude un patto con Ponzoni su Expo. "Rabbia anche in me"

Il governatore torna a parlare delle inchieste che stanno facendo tremare non solo la politica brianzola ma anche quella lombarda. "I fatti non c'entrano con il lavoro della mia giunta"

Formigoni alle strette si difende ancora da quelli che considera "attacchi personali". Ma ammette la rabbia e la delusione per le vicende che hanno coinvolto il consigliere regionale Massimo Ponzoni (suo assessore per tanti anni) e, qualche mese fa, un altro ex assessore del Pdl in regione, Franco Nicoli Cristiani.

"Sono fenomeni - ha detto il governatore - che creano rabbia e delusione in me e sicuramente anche nei cittadini, ma è importante che i lombardi sappiano che l'amministrazione pubblica che abbiamo portato avanti è sempre stata corretta".

Formigoni ha poi nuovamente accennato al fatto che non si ricandiderà ("la legge consente al massimo due mandati, l'annuncio della mia non ricandidatura era scontato") e alla tenuta al Pirellone dell'alleanza con la Lega Nord ("Ha espresso giovedì massima concordanza di vedute con noi").

Infine il governatore ha escluso l'esistenza di un "patto" tra lui e Ponzoni per far ottenere a quest'ultimo un incarico in vista di Expo 2015. "Per fare un patto - ha sottolineato - occorre essere in due, non basta che lui ne abbia parlato (in una intercettazione del 2010, n.d.r.), quindi è una cosa che non esiste".

SULLO SFONDO: ELEZIONI 2013

Tutti si chiedono quale sia il futuro politico di Roberto Formigoni, soprattutto in vista delle elezioni politiche del 2013. Non pochi - fino a qualche mese fa - scommettevano su una sua candidatura a premier per il centro-destra, tanto che il governatore, la scorsa estate, era intervenuto nel dibattito nazionale sul futuro del Pdl in concomitanza della nomina a segretario del partito dell'ex ministro della giustizia Angelino Alfano. Alcuni analisti avevano prefigurato uno scontro nel Pdl tra Alfano e Formigoni, ma poi le fiamme si sono spente.

Che però Formigoni, non da oggi e nemmeno da ieri, abbia ambizioni nazionali è fuor di dubbio. In un contesto del genere, l'inchiesta su Ponzoni e Brambilla può solo nuocergli. Chiaro quindi il motivo per cui Formigoni cerchi ogni giorno di distanziarsi dai comportamenti dei suoi ex assessori, sottolineando che l'attività della giunta regionale non è coinvolta nel caso.

SELEZIONE DEI CANDIDATI

Resta palese il tentativo del Pdl di minimizzare un problema, quello della selezione della classe dirigente. Ne aveva accennato qualche giorno fa Guido Podestà (presidente della provincia di Milano e coordinatore del Pdl regionale all'epoca delle elezioni del 2010) specificando che "l'asticella era stata fissata dove c'è un rinvio a procedere".

Formigoni, dal suo canto, aveva parlato giovedì di un "errore nel ricandidare Ponzoni e Nicoli Cristiani", specificando però che "l'abbaglio è stato anche dei cittadini che li hanno votati". Una dichiarazione, questa, non particolarmente evidenziata dai mass media, ma che non appare del tutto corretta: ci pare infatti che il semplice cittadino non possa oggettivamente conoscere i retroscena e le storie personali dei singoli candidati allo stesso modo del partito che li candida.

 

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