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Le luci nelle stanze quasi vuote e la nuova sfida per il futuro: "La Reggia riaprirà presto"

Il Consorzio della Reggia di Monza ha avviato l'iter conclusivo di subentro all'ex concessionario privato nella gestione del corpo centrale della Villa Reale. Obiettivo riapertura: "Appena l'emergenza sanitaria sarà finita la Reggia riaprirà al pubblico" ha annunciato il sindaco

Le luci accese dietro i vetri delle stanze in parte svuotate, tante persiane ancora chiuse e il silenzio nei saloni dove da mesi ormai ci sono più mostre e dove non è più entrato nessun visitatore. E sullo sfondo a disegnare il profilo maestoso del gioiello della città la luce del sole che cala su quella che forse è stata la giornata più lunga per la Reggia di Monza, la data - simbolica perchè l'iter di passaggio in realtà sarà molto più lungo - in cui le chiavi della Villa Reale sono tornate in mano al Consorzio. In sintesi: la fine di un'epoca che aveva visto collaborare pubblico e privato per un ambizioso progetto di rinascita iniziato solamente sei anni fa e l'avvio di una sfida e di una storia ancora tutta da scrivere. Ancora una volta quella di una rinascita.

Reggia di Monza, il giorno della consegna delle chiavi

La Villa Reale torna un bene pubblico: dalle chiavi ai sopralluoghi

"Oggi è una giornata importante per non dire storica" ha esordito il sindaco di Monza Dario Allevi dal Salone delle Feste della Villa dove si è tenuta venerdì nel tardo pomeriggio una conferenza stampa. "E' iniziato l'iter che durerà fino al prossimo 19 febbraio per il passaggio di consegne con il concessionario privato che aveva in gestione il bene" ha aggiunto. "Sono molto contento di poter rimettere piede in questa Reggia con uno spirito diverso". 

Nella giornata di venerdì infatti, dopo la comunicazione formale inoltrata dal Consorzio lo scorso 23 dicembre con l'annuncio della decisione di recedere dal contratto di concessione ventennale (14 anni ancora di collaborazione all'orizzonte), c'è stata la consegna simbolica delle chiavi della Reggia, con un incontro che ha avviato l'iter conclusivo di subentro all'ex concessionario privato nella gestione del corpo centrale della Villa Reale. Alla decisione di interrompere la collaborazione si è arrivati dopo anni di dissapori e di mancati accordi con le ragioni del privato che avrebbe chiesto di rivedere alcuni aspetti economici recriminando mancati incassi e l'ente pubblico che ritiene invece che nella gestione ci siano state "gravissime inadempienze" tra cui anche la mancata riapertura della villa - la parte in gestione al concessionario - al termine del primo lockdown. A cui si sono aggiunti vizi di gestione con utenze non pagate con bollette in rosso di centomila euro con un fornitore di utenze. "L'impegno del Consorzio in questi mesi è stato costantemente orientato a trovare la migliore soluzione possibile per tutelare l'interesse pubblico, optando alla fine per una gestione diretta, inevitabile a fronte di una condizione non più sostenibile" fanno sapere dall'ente pubblico.

VIDEO | La Villa Reale torna un bene pubblico: "Giornata storica"

Adesso nel prossimo mese verranno effettuati sopralluoghi e verifiche agli impianti e ai macchinari per ultimare il passaggio di consegne e verificare le condizioni del bene sulla base di un calendario condiviso che prevede il completamento delle attività di riconsegna del bene entro il 19 febbraio 2021. Tra le attività in programma la ricognizione degli spazi, la condivisione dei documenti e le consulenze di architetti, restauratori e professionisti. Per tutto questo periodo - durante il quale l'ex gestore conserverà le chiavi degli spazi e si farà carico anche degli oneri di gestione dalla vigilanza alle utenze - sarà consentito ai funzionari e ai tecnici del Consorzio l'accesso senza alcuna limitazione.

Arredi in un deposito pronti per l'asta, Navarra: "Grande amarezza"

Nei giorni scorsi sono stati smontati gli arredi del piano terra, dal book shop al guardaroba, dalle cucine alla biglietteria: dalle sale sono uscite poltroncine, lampade, librerie oltre a 170 pannelli espositivi al secondo piano nobile, decine di tende oscuranti, tavoli, divanetti, cucine. “C'è grande amarezza - dichiara Attilio Navarra, rappresentante legale del concessionario - soprattutto per il personale. Si sta distruggendo un valore materiale e immateriale creato in sei anni di gestione attenta e consapevole e tutto ciò si poteva evitare con una maggiore disponibilità al dialogo. La visione della nostra azienda in questi progetti – continua Navarra - è testimoniata dai fatti storici e dalle esperienze sviluppate. Non siamo abituati a queste situazioni e quando si tratta di lavoratori, la nostra attenzione è di massimo rispetto”.

“Mi spiace molto per gli slogan con cui il sindaco si è espresso – prosegue Navarra -Le sue parole offendono non solo i lavoratori che con impegno e dedizione hanno svolto un'ottima attività, ma anche il comitato scientifico di alto livello che ha collaborato al progetto" ha specificato.

Quale futuro per la Reggia di Monza? Obiettivo: riaprire presto

L'obiettivo è quello di riaprire, riaprire presto. "Appena l'emergenza sanitaria sarà finita la Villa Reale riaprirà al pubblico" ha annunciato il sindaco di Monza e presidente del Consorzio Dario Allevi. E adesso per la Reggia inizia la "Fase 2", un periodo di riorganizzazione e riprogettazione per tornare ad accogliere i visitatori e a essere un simbolo della cultura non solo a Monza ma per l'intero paese e oltre i confini.

“Vogliamo aprire al più presto la fase due – spiega il primo cittadino monzese – L’obiettivo è spalancare le porte della Reggia ai visitatori in primavera, compatibilmente con le restrizioni della pandemia. Stiamo lavorando a spron battuto per restituire al più presto a Monza, alla Lombardia e al Paese un gioiello artistico, architettonico e paesaggistico unico e recuperare il tempo perduto”. La gestione sarà - almeno in prima battuta - diretta e sulle prospettive future di riapertura della Villa Reale al momento ci sono solo progetti che ancora devono prendere forma e a cui si sta lavorando. "In questi giorni abbiamo ricevuto tantissime manifestazioni di vicinanza e solidarietà da parte di associazioni, realtà imprenditoriali e privati e siamo aperti al dialogo e all'ascolto" ha aggiunto Allevi. "Credo che non sia fallita un'idea, quella del partenariato pubblico-privato ma abbiamo avuto la sfortuna di trovare il partner sbagliato" aggiunge con una vena di polemica amarezza Allevi. "E' una sfida che ci affascina ma che ci fa anche tremare i polsi" conclude. 

In questa sfida è importante anche il supporto di Regione Lombardia e del Ministero dei Beni Culturali per avviare un percorso che negli intenti del presidente del Consorzio "deve dare a questo luogo il valore che merita perchè è un luogo che è bello come pochi altri al mondo e cercheremo di farlo volare in alto". Perchè - fa eco il direttore del Consorzio Giuseppe Distefano - "dalle crisi possono anche nascere grandi soluzioni di opportunità". 

La riapertura del teatrino e l'ambizioso progetto delle olimpiadi 

Il concessionario durante gli ultimi giorni ha svuotato gli spazi portando via arredi (non storici) che nelle intenzioni verranno messi all'asta perchè il Consorzio ha deciso di non acquisirli: poltroncine, cartellonistica, scaffalature e librerie appositamente realizzate per la riapertura della Reggia dall'archistar Michele De Lucchi. Una scelta che nelle intenzioni future rappresenta anche una nuova opportunità per scelte progettuali innovative rispetto alla gestione precedente con percorsi di fruizione diversificati per un luogo che oltre a un museo accoglie famiglie e rappresenta una location per eventi. 

Già nei prossimi giorni verrà presentato il nuovo modello di gestione e verranno presentate le linee guida del masterplan al quale collaboreranno alte professionalità con l’obiettivo di ampliare ulteriormente l'offerta e i servizi della Reggia. A breve - al termine delle operazioni di restauro - aprirà al pubblico anche il teatrino di corte e infine la Villa Reale potrebbe anche essere proposta come sede di rappresentanza per le olimpiadi Milano-Cortina come proposto durante l'ultimo incontro del comitato preposto dal consigliere regionale Andrea Monti con la Reggia che potrebbe avere un ruolo da protagonista nell'ambito dell'evento. Intanto, appena possibile, anche alla luce dei vincoli imposti dall’emergenza sanitaria, saranno avviati i primi progetti nell’ambito del turismo di prossimità rivolti principalmente a famiglie e target specifici. In parallelo sarà possibile progettare un programma ambizioso di rilancio artistico e di eventi che “restituiscano alla Villa Reale il posto che le spetta nel panorama culturale italiano” ha confermato il sindaco Allevi.

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