Le spoglie di San Gerardo per la prima volta arriveranno nell'ospedale che porta il suo nome

L'urna con le spoglie di San Gerardo dei Tintori, patrono di Monza insieme a San Giovanni Battista, saranno per la prima volta nell'ospedale che porta il suo nome.

In occasione dell’Anno Santo Gerardiano, infatti, dopo 77 anni la teca di cristallo con le sacre spoglie del santo delle ciliegie è stata traslata dalla chiesa di San Gerardo al Corpo, e dopo aver raggiunto i fedeli di Olgiate Comasco, Figino Serenza e Seveso, sabato 28 ottobre saranno collocate per la prima volta nel nosocomio di via Pergolesi, dedicato a Gerardo dei Tintori e da lui fondato nel 1174.

Al suo arrivo, alle 12,30, prima di essere sistemata nella chiesa dell’ospedale, l'urna sosterà per un breve momento di preghiera davanti all’ingresso principale della Palazzina Accoglienza. Per poi sostare per due giorni nella chiesa dell'ospedale. Qui, domenica 29 ottobre, sarà celebrata la messa.

Nella chiesa di San Gerardo al Corpo, invece, mercoledì 1 novembre alle 10,30 verrà celebrata una messa solenne celebrata dal vicario generale della diocesi di Milano.

Un momento speciale per la città. Risale infatti al febbraio del 1174 l’atto costitutivo di fondazione del primo ospedale cittadino, voluto da Gerardo per la cura dei poveri della città e ottenuto dopo aver convocato il podestà e il canonico del tempo. "Evidenzio che si tratta di un evento eccezionale perché è da oltre 70 anni che l'urna del santo non viene spostata" ha commentato il parroco di San Gerardo don Massimo Gaio. Che a giugno aveva presentato l'apertura dell'Anno Gerardiano:"A spingermi verso questa iniziativa sono stati i fedeli di Olgiate Comasco, che da 817 anni tengono viva la devozione per il santo e che per i 100 anni di vita della loro parrocchia hanno chiesto e ottenuto che le spoglie del santo dei Tintori potessero essere traslate presso di loro. Ho così pensato che questa fosse l'occasione giusta per far riscoprire anche ai monzesi la sua figura. Se c'è un aspetto moderno della figura di San Gerardo, infatti, è proprio il suo modo di farsi prossimo in maniera concreta, di guardare ai problemi del suo tempo senza girare la testa dall'altra parte. In tempi (di relativismo, ndr) come i nostri potrebbe decisamente fare scuola perché già allora il suo sguardo era sempre rivolto in avanti e alla ricerca del bene comune. Non a caso, seppur laico, è stato nominato santo a furor di popolo. Di qui, dunque, l'idea dell'Anno santo, realizzata grazie al comitato organizzativo composto da una decina di parrocchiani (fra i quali, immancabile, l'ex sindaco Rosella Panzeri, ndr), la cui volontà è quella di attualizzare la figura di San Gerardo evitando la retorica dell'anniversario".