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Domenico Di Modugno corre per il posto vacante di Berlusconi in Senato

Settimane di banchetti nelle piazze di tutta la Brianza per raccogliere le firme

È Domenico Di Modugno il quinto candidato a correre per le elezioni suppletive del prossimo 22 e 23 ottobre. Sarà il compagno Di Modugno (è in corso la raccolta delle firme) che tenterà di conquistare il seggio in Senato lasciato vacante dopo la morte di Silvio Berlusconi. Uno scranno che, oltre Domenico Di Modugno, vede correre Adriano Galliani, il sindaco di Taormina Cateno De Luca (Sud chiama Nord), Marco Cappato (Con Cappato) e Lillo Massimiliano Musso (Forza del Popolo). 

“I comunisti parteciperanno alle elezioni col compagno Domenico Di Modugno - si legge nella nota ufficiale del Partito comunista italiano -. Dare risposte alla parte della società monzese e brianzola che soffre, a chi lavora e produce ma non ha certezza del futuro, a chi ha perduto in questi anni fiducia e speranza. Il Pci c’è”.

Al centro dell’impegno del brianzolo c’è al primo posto il lavoro. “L’Italia sta vivendo una grave crisi che da lungo tempo colpisce diritti e opportunità di riscatto sociale – si legge nel documento del Pci -  a partire da quelli dei lavoratori e delle lavoratrici che soffrono una forte condizione di impoverimento e di progressiva erosione di tutele e conquiste democratiche. In questo contesto, a conferma di una linea politica tesa a costruire e a rappresentare con forza un’opzione alternativa alle scelte liberiste della UE e di questo governo, alle politiche di compressione salariale, di supino allineamento alle scelte Nato sui temi della pace e della coesistenza che si traducono in spreco di risorse volte all’invio di armi in Ucraina e in azioni di grave accrescimento delle spese militari nel nostro Paese”.

Intanto da settimane è in corso nelle piazze delle città e dei paesi della Brianza una capillare raccolta delle firme per permettere al candidato Di Modugno di partecipare alle elezioni suppletive. “Una campagna elettorale da viversi come semina e proiezione esterna preziosa delle proposte e della presenza dei comunisti, che il Partito tutto assume come impegno primario, con passione e generosità – conclude la nota -. Guardiamo alla parte della società monzese e brianzola che soffre, a quella che lavora e produce ma non intuisce un futuro di stabilità e crescita, a quella che a sinistra si è rifugiata nel non voto, che è stata condotta alla sfiducia e oggi fatica a ricostruire la speranza. Un’alternativa oggi è possibile. Il Pci c’è”.

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