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Il caso / Sant'Alessandro / Via Alberico Gentili

Un consiglio comunale dedicato al maxi svincolo di Sant'Alessandro: salta l'incontro per definire la data

L'assise è stata richiesta dal consigliere comunale Paolo Piffer (Civicamente)

Si sarebbe dovuta convocare lunedì 4 marzo la capigruppo per definire la data (entro 20 giorni) per  il consiglio comunale ad hoc dedicato al progetto dell'ampliamento dello svincolo Monza Sant’Alessandro sulla A52 Tangenziale Nord. Ma la riunione è stata convocata per lunedì prossimo, 11 marzo. 

A chiedere l'assise sul delicatissimo argomento è stato il consigliere comunale Paolo Piffer (Civicamente) al quale il Comitato vie Gentili, Talete, Aristotele Monza si era rivolto per cercare di avere un contatto diretto con l'amministrazione comunale, dopo avere segnalato le difficoltà nei rapporti con la pubblica amministrazione. Della vicenda si è interessato anche il Movimento 5 Stelle sostenendo la raccolta firme che ha portato in Europa e con una interrogazione in consiglio regionale. 

Un consiglio comunale molto atteso dai residenti che hanno già organizzato diversi incontri pubblici nel quartiere per presentare il progetto e per mettere in evidenza le criticità di quell'opera pensata e già finanziata da Regione Lombardia (con un contributo di 42 milioni di euro) per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina in programma a febbraio 2026. Un'opera che, però, rischia di non arrivare in tempo per l'evento per la quale è stata progettata e finanziata. Il cantiere prevede 415 giorni di lavoro (ma ad oggi il progetto non è ancora stato approvato) che creeranno seri problemi alla viabilità e alla vivibilità del quartiere. 

Tante le criticità sollevate dal Comitato, presieduto dall'avvocato Giovanni Testa. "Sotto le nostre case passeranno mezzi Adr (acronimo di Accord Dangerous Route, cioè Accordo europeo relativo ai trasporti di merci pericolose su strada, ndr) - spiega il vice presidente Lorenzo Villa -. Vogliono velocizzare i collegamenti della A4 verso la SS36 che ad oggi sono rallentati dai mezzo Adr che sono obbligati ad uscire dalla A4 all’altezza di Monza e dall’uscita sulla Ss36”. Così che questi mezzi circoleranno direttamente a San Rocco. "Mezzi che non dovrebbero transitare e che invece ci troveremo direttamente vicino alle nostre case - prosegue -. Si tratta di trasporti di materiale esplosivo, infiammabile, tossico, nocivo, corrosivo e pericoloso per l’ambiente”.

Poi c'è il problema di stabilità degli edifici dove i cantieri saranno a 40 centimetri di distanza dai cancelli e dove per quasi due anni verrà negato l’accesso alle auto (anche dei soccorritori); la presenza di una falda acquifera a 15 metri di distanza dall’opera, invece dei 200 metri previsti dalle normative.Intanto il Comitato prosegue nella raccolta firme contro la realizzazione dell’opera. È possibile firmare la petizione al Bar Coffe Park (via Paisello 32), al bar tabacchi centrale (via Cellini 2), al Carrefour (via San Rocco 44), alla cartoleria di via D’Annunzio 17, da Cosi Hair Franco (via Fiume 7), all’edicola di via San Rocco 44, al Fotoservice di via Montesanto 4, al Frank Cafè di via Sant’Alessandro 18, al bar di via Udine 10 e presso Oh La Lash di via D’Annunzio 34. 

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